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Pubblicata il 27 gennaio 2022

Nella gestione quotidiana della sicurezza sul luogo di lavoro, il trattamento di dati che rientrano nell’ambito dell’applicazione del GDPR è all’ordine del giorno.
Anzi, ci si potrebbe spingere ad affermare, senza timor di smentita, come spesso e volentieri sia proprio l’adempimento degli obblighi derivanti dal Decreto Legislativo 81/2008 a determinare il sorgere di dati personali afferenti al dipendente, che impongono al datore di lavoro un corrispondente obbligo di trattamento rientrante nell’alveo del GDPR.
Si pensi, ad esempio, ai dati relativi allo stato di salute del dipendente, che normalmente derivano dallo svolgimento della sorveglianza sanitaria del medico competente e che danno luogo, oltreché a una cartella sanitaria e di rischio, al certificato di idoneità alla mansione.
Documenti che, al loro interno, contengono dati concernenti lo stato di salute del dipendente e che, ricadendo pienamente nel perimetro di applicazione del GDPR, determinano in capo al datore di lavoro l’adozione degli adempimenti specifici prescritti dalla natura particolare del dato sanitario.
Le due discipline, quindi, apparentemente distinte e indipendenti, vanno a compenetrarsi reciprocamente, creando un quadro normativo complesso, fatto di sovrapposizioni, elementi comuni e spazi di autonomia.
Questo è tanto più vero nel periodo attuale di emergenza sanitaria in cui, in ragione dell’estensione dei poteri datoriali per fini anzitutto di prevenzione dei contagi, la valenza garantista della protezione dati è emersa in maniera ancora più determinante.
ll rischio sanitario da cui proteggere i lavoratori ha reso evidente l’esigenza di coordinare le iniziative datoriali all’interno di un quadro uniforme, nel quale il diritto alla protezione dei dati e quello alla salute manifestano una pari dignità.
Oggi quindi, più che mai, la padronanza delle normative e degli strumenti dalle stesse proposti, anche e soprattutto in ragione della loro interconnessione, rappresenta il primo passo per gestire correttamente gli adempimenti imposti dalle esigenze di sicurezza del luogo di lavoro, senza mai dimenticare, però, come la protezione dei lavoratori non possa prescindere dalla tutela dei loro dati personali.

Per informazioni:
Tel.: 0422 916417
E-mail: privacy@unisef.it

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