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Pubblicata il 12 luglio 2022

A pochi mesi di distanza dai provvedimenti delle autorità austriaca e francese, emessi a seguito dei ricorsi presentati dall’associazione “Noyb”, lo scorso 9 giugno anche il Garante italiano ha preso posizione in merito all’uso dello strumento Google Analitycs 3, dichiarandone l’illegittimità.
All’esito di una complessa istruttoria relativa al gestore di un sito web italiano, infatti, il Garante ha riscontrato come l’uso di Google Analytics determinasse un trasferimento dei dati verso gli Stati Uniti, paese privo di decisione di adeguatezza dopo il venir meno del c.d. “Privacy Shield” e rispetto al quale le misure nel mentre adottate da Google non sono ritenute sufficienti a garantire un livello adeguato di protezione.
Per il momento, dunque, il Garante si è limitato ad ammonire il gestore del sito, concedendogli un termine di 90 giorni per la predisposizione di misure di sicurezza adeguate, in assenza delle quali sarà tenuto a sospendere il trattamento.
L’invito, però, si estende a tutti i titolari, che dovranno ora mettere mano ai propri siti web, per verificare la conformità alla normativa degli strumenti di tracciamento e adottare le opportune misure.

Per informazioni:
Tel.: 0422 916417
E-mail: privacy@unisef.it

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