La pianificazione dell'emergenza: dall'analisi delle necessità alle strutture operative

Valido come aggiornamento RSPP/ASPP e formatori SSL

Pordenone – UNIS&F | Per le aziende, Per chi lavora

Codice

CA.QSA.F300.25

Fa parte del percorso

RSPP ASPP DL SPP

Perchè partecipare

Obiettivi del corso sono: prendere atto dei principali compiti nel sistema di gestione, conoscere ciò che accade in caso di emergenza e implementare le capacità di reazione delle persone, addestrare e formare alla sicurezza, cioè educare le persone a essere: capaci di progettare, capaci di dominare emozioni, responsabili, attive, solidali e resilienti.

Programma

Nel corso saranno trattate le tematiche connesse con la pianificazione della risposta a situazioni emergenziali negli ambienti di vita e di lavoro, a partire da casi reali studiati e analizzati.
L’attenzione sarà posta, in particolare, al rilievo delle prestazioni durante le prove a partire da esperienze maturate al riguardo con il rilievo delle prestazioni.
Con l’occasione saranno trattati anche gli aspetti connessi con le indicazioni normative a partire dai contenuti del Codice di Prevenzione Incendi (D.M. 3/8/2015 e seguenti), del D.M. 2/9/2021 (c. “decreto GSA”) e del D.M. 3/9/2021 (c. “decreto minicodice”).

A chi è rivolto

HSE Manager, RSPP, ASPP, DL SPP e soggetti che si occupano della gestione della sicurezza sul lavoro in azienda.

Il corso costituisce aggiornamento pari a 4 crediti formativi per RSPP, ASPP e DL SPP, ai sensi dell'Accordo della Conferenza Stato Regioni del 7 luglio 2016. È valido inoltre per l'aggiornamento dei formatori in materia di salute e sicurezza, salvo corrispondenza sulle singole aree tematiche, ai sensi del Decreto Interministeriale del 6.03.2013 e per l'aggiornamento dei coordinatori per la progettazione e per l'esecuzione dei lavori (CSP/CSE) ai sensi dell'Allegato XIV del D.Lgs. 81/08.

Relatori

Stefano Zanut
Architetto, ex Direttore Vice-Dirigente del Corpo Nazionale Vigili Del Fuoco, ha svolto servizio presso i Comandi Provinciali di Venezia e Pordenone, di cui nell'ultimo come Responsabile dei Servizi di Prevenzione Incendi, Statistica e Comunicazione Istituzionale. Oltre ai compiti istituzionali nell'ambito del soccorso e della prevenzione incendi, al suo attivo ha un'intensa attività di didattica e di ricerca nel campo della sicurezza in caso d'incendio e della gestione dell'emergenza, con particolare attenzione ai temi connessi con la vulnerabilità di persone e contesti

Informazioni

Ecco tutte le info pratiche per partecipare al corso.

Sede

SEDE DI PORDENONE - Piazzetta del Portello, 2

Durata

4 ore

Incontri

1

Costo a persona

200,00 Euro + IVA iscritto a Confindustria Veneto Est e Confindustria Alto Adriatico sede di Pordenone
250,00 Euro + IVA
Durante lo svolgimento, o al termine dell’attività formativa, il materiale didattico verrà reso disponibile in versione digitale.
Per conoscere le Agevolazioni previste sui nostri corsi, consultare le Note Organizzative.

Calendario

5 marzo 2025 - orario 8.30/12.30

Matteo Scomparin foto

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L’attenzione verso il mondo della disabilità, ma in particolare verso le persone che nelle situazioni critiche di un’emergenza richiedono particolare attenzione nel tutelarle, nasce e si consolida dalla personale esperienza maturata negli anni di lavoro nei vigili del fuoco, una condizione concreta nell’incontro di queste persone reali. Durante il terremoto di Amatrice, nel 2016, incontrai Roberta, mamma di Marco un ragazzo autistico. Per lei gestire quella situazione fu difficilissimo non solo per le conseguenze del sisma, ma anche per la risposta che gli diede il sistema dei soccorsi che non fu capace di identificare le specifiche necessità di questo ragazzo. “Ci hanno risposto che non avrebbero fatto alcun favoritismo, che dovevano trattare tutti allo stesso modo. Anche se non è stato facile abbiamo cercato di capire le loro motivazioni, di giustificare tanta rigidità (dettata forse dal caos, dal carico emotivo, dalla stanchezza per il lavoro svolto, o forse più semplicemente dall’ignoranza), tant’è che abbiamo deciso di dormire in auto perché la paura di rientrare in casa, anche se non sembra danneggiata, supera qualsiasi altro tipo di disagio. Abbiamo trascorso così due notti, mentre la terza l’abbiamo passata nel camper che una famiglia aquilana, anch’essa con un figlio autistico, ci ha messo a disposizione. Convivere con un bambino autistico è di per se difficile, ma lo è ancor di più in momenti come questi. (…) in quel momento Marco era un bambino invisibile”.

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